Ricetta nata dalla terra e dal mare, ha subito nel tempo numerose varianti, a seconda del territorio in cui veniva preparata, ma il protagonista è sempre lo stesso, il pesce dell’Adriatico.
Interessante è l’origine di questo piatto: veniva infatti preparato dai marinai verso le 10 del mattino, cucinato in mezzo al mare con il pesce appena pescato. Altrimenti, veniva cucinato in casa con quanto portato dagli stessi marinai, lavato in acqua di mare.
L’insieme del pesce pescato è conosciuto come “scafetta”, termine che indica il paniere dei pescatori. La variante del brodetto che veniva preparata in mare non vedeva utilizzato il pomodoro ma al suo posto i marinai si servivano del peperone rosso. Successivamente, si cuoceva il pesce in sequenza: dal più duro al più delicato.
Ingredienti:
- Pescato locale in base alla stagionalità (include gallinella, coda di rospo, scorfano, razza, seppie e polipetti, mazzolino: si esclude il pesce azzurro)
- Cozze
- Vongole
- Brodo di pesce
- Peperoni dolci essiccati
- Olio e aceto
- Aglio e prezzemolo
- Sale
In una terrina mettere olio, aglio, prezzemolo e peperone. Aggiungere poi seppie, calamari e polipetti, bagnare con un mestolo di brodo e cuocere.
Nel frattempo, pulire il resto del pesce: togliere le interiora e bagnarlo con acqua di mare. Sciacquare le vongole(dopo averle fatte spurgare per due ore) e le cozze (dopo aver eliminato il bisso).
Togliere dunque gran parte dei peperoni dalla terrina (che verranno pestati in un mortaio e aggiunti successivamente) e iniziare a inserirci il pesce in sequenza: dal meno al più delicato. Versare del brodo di pesce e lasciar cuocere per 10 minuti ogni tipo di pesce, fino a raggiungere i 40 minuti totali.
Il brodetto va servito ben caldo, accompagnato da fette di pane abbrustolito sulle quali poggiare il pesce e che faranno dunque da “piatto”.
I segreti per l’autentica ricetta del brodetto di pesce rimangono gli stessi: scelta del pesce, acqua di mare per lavarlo, poca acqua nel sugo.